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Si è svolta sabato sera 18 luglio, sulle pedane del Trap Concaverde di Lonato del Garda (BS),la gara di fossa olimpica fortemente voluta dalla famiglia Perazzi ed intitolata all’amico e campione di tiro a volo Roberto Scalzone, scomparso un anno fa all’età di 57 anni.
In pedana, a contendersi lo scettro, sono saliti sei atleti azzurri, di fama internazionale, legati alla celebre azienda bresciana di sovrapposti. Insieme ad Angelo Scalzone, figlio del compianto campione e, come il padre e il nonno, nel giro della nazionale, a fronteggiarsi piattello dopo piattello sono stati: Daniele Resca, campione Italiano 2019 e campione del Mondo 2017; Valerio Grazini campione Italiano 2014 e medaglia d’Argento ai Giochi Europei di Minsk 2019; Lorenzo Ferrari campione Italiano Juniores 2019 e medaglia di bronzo Mondiale Juniores 2018 e Teo Petroni campione Italiano Juniores 2018. Nel duello finale, a vincere è stato il viterbese Teo Petroni (48/50) sul conterraneo Valerio Grazini (44/50),mentre il bresciano Lorenzo Ferrari (36/40) ha chiuso il trio dei migliori. Il giovane atleta azzurro ha quindi ricevuto il Trofeo dalle mani del coetaneo Angelo Scalzone, del presidente della FITAV (Federazione Italiana Tiro a Volo) Luciano Rossi e del titolare dell’omonima ditta Mauro Perazzi.
«Fino a poco tempo fa assistevo a finali come questa, insieme a mio padre, come spettatore - ha spiegato Teo Petroni - Poterle oggi vivere e, addirittura, vincere è una grande emozione e un grande onore». «La pazienza, la volontà e la dedizione hanno spinto Teo ad aggiudicarsi il primo Trofeo dedicato alla memoria di Roberto Scalzone - ha rimarcato Mauro Perazzi – La vittoria di un giovane promettente è per noi un grande orgoglio, così come lo è stato potere omaggiare Roberto, che era per noi un grande amico». «Sono molto contento di quest’evento - ha proseguito Angelo Scalzone, figlio del titolato azzurro Roberto e nipote del campione olimpico Angelo Peppino – È stata una bella gara, onorata da tanti campioni e da molte presenze illustri. Bisogna guardare avanti sempre, con fiducia e coraggio, come mi ha insegnato mio padre». «Una presenza, la mia, convinta e dovuta per gratitudine nei confronti della famiglia Scalzone, della famiglia Perazzi e del Trap Concaverde – ha concluso Luciano Rossi, presidente della FITAV - Ricordare Roberto in pedana, con una finale che visto tra i protagonisti anche il figlio Angelo, è stato un concentrato di emozioni. Le innovazioni tecnologiche sempre più coinvolgenti insieme alla presenza della TV di Stato che, nei prossimi giorni, trasmetterà questa finale insieme alle altre due previste dalla manifestazione, consentiranno a milioni di italiani di condividere le emozioni vissute stasera e di appassionarsi sempre di più al tiro a volo».
Terminata la gara dedicata alla memoria di Roberto Scalzone, è stata la volta delle sfide in notturna, gli ormai celebri All Star Games, da diversi anni segno distintivo della manifestazione organizzata dall’azienda Perazzi. Nel Trofeo Perazzi Trap Mixed Team, disciplina che debutterà nel programma olimpico il prossimo anno a Tokyo, si è imposta la coppia più giovane composta da Sofia Littamè, diciottenne padovana di Baone e da Valerio Grazini, 27 anni, di Viterbo. Con 45/50 hanno battuto nell'ordine il duo Gaia Ragazzini/Daniele Resca e Beatriz Martinez Sordo/Alberto Fernando Munoz, appaiati con 42/50, ma l'ultimo “zero”, l'ultimo errore è della Martinez e per questo i due spagnoli si accomodano sul terzo gradino del podio. Nel Trofeo Perazzi Trap Men, invece, Daniele Resca, carabiniere di Pieve di Cento, campione del mondo 2017 a Mosca, con il punteggio di 25/25 ha battuto allo spareggio per 1-0 il compagno in azzurro Valerio Grazini. Terzo posto per lo spagnolo Alberto Fernando Munoz (24/25),iridato 2010 e 2018.