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Quattro anni dopo, Lonato è di nuovo capitale mondiale del tiro a volo. Lo scorso dicembre, l’assemblea generale della ISSF (International Shooting Sport Federation) riunita a Monaco di Baviera, in Germania, ha assegnato all’Italia l’organizzazione del campionato iridato di tiro a volo, che si terrà dal 30 giugno al 10 luglio. La candidatura del Concaverde di Lonato del Garda ha ottenuto 140 voti, contro i 109 di Larnaca (Cipro) e i 14 di Granada (Spagna). Si tratta di una storica “doppietta”, proprio nell’anno che precederà le Olimpiadi di Tokyo 2020, in quanto l’impianto lonatese era già stato designato per ospitare, nel prossimo mese di settembre, dal 3 al 17, gli Europei, dove saranno assegnate otto carte olimpiche, suddivise equamente tra trap e skeet maschile e femminile.
L’attesa si fa di giorno in giorno più frenetica e travolgente, come si evince dalle parole dei commissari tecnici che, ancora una volta, avranno l’onore e l’onere di scegliere il tridente d’attacco da schierare sulle pedane di tiro per la conquista delle ambite medaglie. «L’Italia vanta una grande tradizione nello sport del tiro a volo e, in qualità di padroni di casa, cercheremo di fare la nostra parte, nonostante ci siano tante squadre in grande crescita - ha commentato il CT della nazionale di fossa olimpica Albano Pera - Lonato è un campo molto tecnico e apprezzato da tutti i tiratori. L’organizzazione e l’accoglienza italiana faranno il resto». Parole condivise anche dal coach azzurro dello skeet, Andrea Benelli: «È una grande opportunità per fare bene - ha dichiarato - Apprezzo la decisione dell’assemblea della ISFF di avere scelto l’Italia, uno dei Paesi più importanti nel mondo del tiro, come sede del campionato mondiale, oltre che di quello europeo. Sarà una gran bella vetrina per noi e per tutta la nostra Federazione». «Un grande risultato della FITAV e del nostro presidente Rossi - ha incalzato Mirco Cenci, allenatore della squadra di double trap - Tutto il mondo del tiro ama venire in Italia e questo non fa altro che aumentare il fascino e la valenza di questa competizione. Ci faremo trovare pronti per un ruolo da protagonisti».
«Siamo onorati della dimostrazione di fiducia da parte delle tante nazioni che hanno appoggiato la nostra candidatura - ha dichiarato Ivan Carella, presidente della struttura ospitante - e lavoreremo sodo affinché questo attestato di fiducia possa rappresentare un ulteriore momento di crescita. Questo risultato è il frutto del lavoro svolto incessantemente nel corso degli anni, durante i quali abbiamo avuto il privilegio di ospitare numerosi eventi internazionali, tra cui il primo campionato del mondo riservato agli atleti con disabilità dello scorso ottobre. Ora ci attende una nuova impegnativa impresa e, contando sulla preziosa esperienza accumulata e sul sostegno della Federazione, siamo nuovamente pronti a fare centro». Si tratta della terza volta che l’impianto lonatese viene scelto per la massima rassegna iridata, dopo i campionati del mondo del 2005 e quello “dei record” del 2015.
«È un grande risultato che l’Italia ha portato a casa malgrado un clima decisamente difficile – ha concluso Luciano Rossi, presidente della FITAV (Federazione Italiana Tiro a Volo) - La nostra credibilità ha convinto più di tutto il resto. Siamo la Nazione leader in questo sport e lavoreremo per continuare ad esserlo. Il prossimo anno ci aspettano molte sfide organizzative e l’ospitalità italiana regalerà a tutti un’esperienza indimenticabile».
Dopo le straordinarie Olimpiadi di Rio del 2016 e la campagna di Russia del 2017, quest’ultima conclusasi con un bottino di 17 medaglie, l’armata azzurra si presenterà più che mai agguerrita all’edizione numero 38 dei campionati mondiali di tiro a volo. Saranno gli italiani gli atleti da battere e la concorrenza lo sa bene. Perché sfidare quest’Italia, per molti la più forte di sempre, sulle linee di tiro di casa, sa già d’impresa leggendaria.
Fonte: Caccia e Tiro